Hai bisogno di prenotare una seduta di tecarterapia Milano e vuoi sapere cos’è e come funziona? Ecco una guida che ti aiuterà a scoprire quando e dove eseguire questo trattamento, quali sono i benefici che ne trae il corpo e le possibili controindicazioni.
Distorsioni, lesioni muscolari, traumi o anche patologie come lombalgie e cervicalgie non solo sono frequenti, ma possono arrecare dolore ostacolando le tue attività quotidiane. In questi casi un valido aiuto arriva direttamente da trattamenti riabilitativi [possibilità di link building] specifici – come la tecarterapia – eseguiti da professionisti del settore. Presso il nostro studio medico puoi ad esempio prenotare una seduta di tecarterapia Milano o il trattamento di cui hai bisogno.
Ma la tecarterapia cos’è? Questo trattamento riabilitativo rappresenta il fiore all’occhiello nel campo della fisioterapia. Grazie ai benefici che è in grado di apportare fin dalla prima seduta – tra cui un rapido recupero della zona interessata e la riduzione del dolore – la tecarterapia è ad oggi una delle soluzioni più all’avanguardia per quanto riguarda le problematiche di natura scheletrica e muscolare.
La tecarterapia, chiamata anche “T.E.C.A.R.” è l’acronimo che sta per “Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo”. Il nome fa riferimento al meccanismo di funzionamento che sta alla base di questo metodo innovativo e funzionale alla riabilitazione. La tecarterapia infatti si serve della radiofrequenza per trattare lesioni e patologie che interessano muscoli e ossa, sfruttando il calore endogeno cioè proveniente dall’interno del corpo.
A cosa serve la tecarterapia
Pur essendo un trattamento riabilitativo non di recente invenzione, la tecarterapia è diventata popolare soprattutto negli ultimi decenni per via della sua grande versatilità ed efficacia dimostrata dai risultati ottenuti. I cicli di sedute di tecarterapia infatti, non vengono più prescritti dai medici esclusivamente in caso di infortuni, ma anche in presenza di specifiche patologie come quelle che si sviluppano con l’avanzare dell’età.
La tecarterapia dunque rappresenta un prezioso alleato per i pazienti sportivi e non. Inoltre, è funzionale nella riabilitazione post-operazione ed è parte integrante di piani terapeutici per la cura di patologie che interessano la mano, il piede, il ginocchio, la colonna vertebrale, la spalla, il gomito, l’anca, tra cui:
- distorsioni
- contusioni
- edemi
- stiramenti, contratture e strappi muscolari
- lombalgie
- cervicalgie
- lombosciatalgie
- tendiniti
- capsuliti
- postumi di fratture
- borsiti
- epicondiliti
Tecarterapia: come funziona?
Ciò che contraddistingue la tecarterapia è proprio il funzionamento, unico nel suo genere. Come altri trattamenti riabilitativi – ad esempio gli ultrasuoni o l’infrarosso [possibilità di link building] – anche la tecarterapia sfrutta il calore, ma in maniera differente in quanto questo viene indotto dall’interno del tessuto.
Una lesione o un’infiammazione causano uno scorretto funzionamento delle cellule che può essere però risolto in maniera efficace tramite la stimolazione e rigenerazione cellulare ad opera della tecarterapia.
Per funzionare, la tecarterapia si rifà al principio del condensatore. In questo senso, questo trattamento riabilitativo prevede l’uso di due piastre (o elettrodi) di cui una fissa applicata sulla zona cutanea opposta a quella lesa, e una mobile applicata sulla parte da trattare e con la quale il fisioterapista effettua il massaggio, ma anche di un generatore elettrico (ovvero lo strumento a cui sono collegate le due piastre) e del materiale isolante, cioè la parte del corpo lesa.
La tecarterapia funziona davvero? Uno dei punti di forza di questo trattamento riabilitativo consiste nella possibilità di essere eseguito anche in fase acuta, quindi a breve distanza dall’insorgere della lesione. Inoltre, la tecarterapia può essere utilizzata in due diverse modalità: capacitiva e resistiva. L’uso di una piuttosto che dell’altra, dipende essenzialmente dalla tipologia di tessuto coinvolto dal trauma.
La tecarterapia resistiva infatti è più indicata per il trattamento di legamenti, tendini, ossa, cartilagini, dunque in generale di tessuti più “resistenti” al passaggio della corrente. Al contrario, la tecarterapia capacitiva è ideale per trattare muscoli, cute, vasi sanguigni, quindi tessuti molli con una minore resistenza alla corrente.
Conoscere a fondo il tipo di danno subìto è importante per indirizzare al meglio il fisioterapista circa la modalità di utilizzo della tecarterapia. In questo modo potrai beneficiare a pieno degli effetti di questa “terapia endogena”.
Grazie alla tecarterapia, potrai infatti godere di numerosi benefici quali:
- la riduzione del dolore
- il riassorbimento di un eventuale edema
- l’accelerazione del processo di guarigione, che può avvenire su tessuti duri e molli
- la riduzione di contratture a livello muscolare
- l’aumento dell’ossigenazione dei tessuti
- l’aumento della circolazione sanguigna che produce l’eliminazione delle scorie e dei prodotti dell’infiammazione
- la stimolazione del drenaggio linfatico
- un maggiore apporto di sostanze nutritive che favoriscono la guarigione del tessuto.
Tecarterapia: quante sedute sono consigliate
Una seduta di tecarterapia prevede il trattamento della zona lesa da parte del fisioterapista. Dopo aver fatto accomodare il paziente su un lettino, il professionista posiziona la piastra fissa sul lato opposto alla zona interessata dalla lesione, applica poi una crema specifica e inizia il massaggio facendo utilizzo della piastra mobile.
La crema, che funge da “conduttore” deve essere spalmata nuovamente nel corso del trattamento qualora questa venga assorbita del tutto.
La durata di una seduta di tecarterapia Milano può oscillare tra i 15 e i 20 minuti, ma può prolungarsi per più tempo se la zona interessata è piuttosto grande.
Per quanto riguarda invece il numero delle sedute consigliate, queste di solito vengono indicate dal proprio medico in base al tipo di lesione o disturbo da trattare. In generale però, con un ciclo che prevede 5/10 sedute a breve distanza l’una dall’altra, si raggiungono ottimi risultati.
La tecarterapia presenta delle controindicazioni?
Grazie ai benefici che si possono ottenere fin dalla prima seduta, la tecarterapia si configura come un sistema altamente tecnologico, indolore e non invasivo. Può essere utilizzata in abbinamento con altri trattamenti e – quando necessario – anche in associazione a tecniche manuali effettuate da un fisioterapista abilitato.
La tecarterapia quindi, non presenta controindicazioni particolari e può essere eseguita ad ogni età (prestando però attenzione ai bambini), e anche in presenza di protesi e mezzi di sintesi in metallo.
Tuttavia, il suo uso è sconsigliato nei seguenti casi:
- gravidanza
- presenza di pacemaker
- neoplasia
- ridotta sensibilità al dolore.
In quest’ultimo caso infatti, il paziente potrebbe non percepire una temperatura troppo alta e di conseguenza ustionarsi.
Efficace e sicura, la tecarterapia viene eseguita da sempre più pazienti come trattamento riabilitativo in grado di restituire la funzionalità della zona lesa o infiammata. Il tutto in breve tempo e con un miglioramento visibile fin dalla prima seduta, anche in termini di dolore.
Non attendere che il dolore si faccia sentire in maniera più intensa arrivando così ad ostacolarti anche nei movimenti più semplici.
Prenota il tuo ciclo di sedute di tecarterapia Milano presso il nostro studio medico e chiedi consiglio al nostro staff.
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